Diciamo che da un po ‘di tempo a questa parte, qualsiasi cosa è turismo.
Dal turismo balneare (altro non è che la buona e vecchia settimana di mare) al turismo montano (settimana bianca o trekking) fino al turismo naturalistico (che non vuol dire stare in mezzo ad un bosco e sopravvivere).
Queste definizioni nacquero per inquadrare i turisti e le loro abitudini, così da differenziare meglio una certa offerta ad un certo pubblico. Fortunatamente, questo retaggio anni ‘60 / ‘70 sta andando lentamente a morire, dando vita a nuovi e (a mio avviso migliori) tipi di viaggio.
Ma non siamo qui a parlare di come la società turistica si sia evoluta dal dopoguerra ad oggi (anche se le lezioni di tecnica turistica al liceo erano estremamente divertenti), bensì ti svelerò cinque interpretazioni che puoi dare al tuo viaggio. Un percorso ad imbuto dal più conosciuto al più “di nicchia” per unire tutte le tue passioni e vivere nello stesso momento il tuo amore per i viaggi e la tua passione per…
IL CIBO:
Incentrare un tipo di viaggio solo sul cibo può essere la fantasia di molti, ma difficilmente troverete proposte VOLO+HOTEL+ALL YOU CAN EAT.
Il turismo Enogastronomico è da molti sottovalutato, infatti molti pensano che sia solo mangiare e bere qualcosa di locale, con una bella storia dietro… niente di più falso.
Più che turismo enogastronomico, sarebbe più corretto parlare di esperienze enogastronomiche.
Non a caso, il consiglio che più spesso viene dato dopo essere stati in viaggio è “ehi, ti consiglio questo posto per mangiare…”
Quando sei in viaggio, ti consiglio di fare sempre un’attività di questo genere, che sia un tour accompagnato dove si assaggia i prodotti locali o semplicemente un elenco di cose da provare. Tutto questo non tanto per conoscere il cibo tipico del luogo (il che può essere una cosa più che gradita) quanto invece per conoscere ciò che sta alla base della cultura locale.
La cucina è sempre la porta di accesso alla tradizione, e la tradizione è ciò che tiene unità una società.
Questa la definiremo “il passepartout culturale”
LO SPORT:
Sicuramente molto più conosciuto di tanti altri tipi di viaggio, il turismo sportivo è una delle leve più forti e con maggior seguito.
Possiamo evitare di definire “nicchia” tutti coloro che si muovono in funzione dello sport, dal momento che ogni anno milioni di persone si muovono per andare a vedere una partita, una gara o andare a “giocare”.
Il turismo sportivo PASSIVO, ovvero andare ad assistere ad un evento, è un’ottima scusa per conoscere un posto nuovo e sostenere la propria propria squadra.
Dai campionati ai tornei passando per le competizioni, questo tipo di viaggio lo possiamo definire come “La miglior scusa credibile”.
Altra storia quando si parla di turismo ATTIVO, ovvero praticare sport nel luogo che si visita. Non si parla delle due ore di snorkeling a Sharm El-Sheikh, che comunque può essere definita “attività sportiva”, bensì di andare in viaggio in QUEL POSTO per partecipare a QUELLA COMPETIZIONE o QUELL’ATTIVITÀ. Qui sono ben altre le leve azionate, dalla passione per un dato sport all’agonismo di ogni atleta deciso a portare a casa il risultato. Questi tipo di viaggio invece le possiamo definire “La ragione che muove il tutto”
I LIBRI ED IL CINEMA:
Ecco che inizia a stringersi il nostro imbuto.
Qui iniziamo ad intravedere un piccolo spaccato di viaggiatori che ha iniziato il proprio percorso tra le pagine di un libro o nella sala di un cinema, e vuole terminare lì, dove fino ad ora ha solo immaginato.
Chiaramente, i fan di Batman difficilmente troveranno un biglietto per Gotham City, così come gli appassionati degli Avengers non potranno farsi la loro settimana in Wakanda, ma non tutto è perduto, andiamo con ordine.
Qui l’offerta si divide in due.
La prima è ripercorrere i luoghi dei libri o delle opere letterarie, come ad esempio addentrarsi nella Barcellona gotica descritta da Zafon ne “L’ombra del vento” o ricalcare le orme dell’esercito italiano nella prima guerra mondiale usando come guida “Un anno sull’altipiano” di Lussu. Questo tipo di viaggio quasi mistico, ti riporta con il corpo in luoghi già visitati con la fantasia.
La seconda invece è scoprire i luoghi che hanno fatto da sfondo ai film, basti pensare che, se pur impossibile andare nella terra di mezzo descritta da Tolkien, è comunque possibile visitare dove sono stati girati i film de “il signore degli anelli”, se non ci credi prendi un volo fino in Nuova Zelanda e potrai visitare la casa di Frodo Baggins.
Questo tipo di viaggi è un’emozione unica, lo possiamo definire “La scoperta di luoghi già conosciuti”
LA FOTOGRAFIA:
Cappello da Indiana Jones, camicia beige polverosa, mappa ripiegata nella tasca dei pantaloni e reflex al collo da una parte, dall’altra invece troviamo capello fissato con cemento a presa rapida, sguardo ammaliante da mancanza di diottrie e posa chiastica alla David di Michelangelo.
Ecco come nell’immaginario comune viene rappresentato chi fa turismo fotografico, due visioni totalmente opposte di questa Impronta di viaggio per riassumere l’atto della fotografia.
Quello che dovresti sapere è che c’è un mondo dietro un semplice scatto… tutto può essere ricollegato alla fotografia, senza che uno sia migliore o peggiore.
Ma se la tua passione per i rullini e gli obiettivi è tale da smuovere e definire anche le tue vacanze, allora si, puoi tranquillamente definirti un viaggiatore fotografico.
Non è necessario essere un fotografo per apprezzare un panorama o uno scenario, e se nei tuoi piani c’è quello di vivere tutto ciò e condividerlo con altri appassionati come te, ti consiglio di strutturare le tue prossime vacanze così.
Tante sono le realtà che organizzano esperienze fotografiche, dalla più articolata e complessa, come la fotografia di animali selvatici nella savana (qui il National Geographic ha dato man forte) con giorni di accampamento e ore passate immobili solo per rubare uno scatto, al tour in città accompagnati da un fotografo che con i consigli e l’esperienza è capace di rendere tutti un po “artisti della macchina fotografica”, soprattutto al giorni d’oggi dove, grazie ai social, l’immagine è diventata fondamentale.
Questo tipo di viaggio o di esperienza è estremamente potente, non solo perché ti lascerà dei ricordi stampati su carta lucida, ma per la condivisione della fotografia con altri appassionati come te.
Questo tipo di viaggio è sicuramente “Il furto concesso di un ricordo indelebile”
I POPOLI LONTANI:
Questo è ciò che potremmo definire il collo dell’imbuto, la parte più stretta dove solo pochi osano addentrarsi, e fortunatamente, dove solo pochi riescono ad arrivare.
Il turismo etnografico è di per certo un tipo di turismo “diverso”, che non può essere fatto in solitaria e necessita di appoggio sicuro. La scoperta di popoli lontani e civiltà a noi sconosciute affascina chiunque, ma il confine fra viaggio/scoperta e safari umano è veramente sottile, proprio per questo è necessario appoggiarsi ad operatori specializzati del settore, i quali si appoggiano a loro volta ad antropologi che accompagnano il gruppo.
Quando si effettuano questi viaggi, dobbiamo stare attenti a non violentare la cultura ospite portando con noi il mito occidentale.
Il danno enorme causato da questi viaggi “self made” in alcune zone dell’Asia è stato lo sfruttamento dei bambini per recuperare materiale da rivedere o più semplicemente guadagnare un po di soldi; un gesto che riempiva il cuore come regalare delle matite ad un bambino o lasciare qualche spicciolo è diventato un lavoro vero e proprio; ecco che la figura dell’antropologo/accompagnatore diventa fondamentale.
Questo tipo di viaggio abbatte barriere e costruisce legami indissolubili, potremmo tranquillamente definirlo “la scoperta di un nuovo mondo”
Questi sono solo alcuni dei tipi di viaggio sul quale impostare la tua prossima vacanza.
Che tu parta per un’esplorazione fotografica, per ripercorrere i passi del maghetto Harry Potter o per conoscere un popolo aborigeno nella profonda Australia, la cosa fondamentale è sempre la stessa…tornare diversi da come si è partiti.

