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Il Cammino di Santiago. Una casa a forma di zaino.

Quello che è certo è che il Cammino di Santiago è un’esperienza che lascia il segno, un segno indelebile fatto di chilometri percorsi, strade infinite, sensazioni dirompenti e conoscenze che mai avresti pensato di fare.

La paura è tanta,e la voglia pure. Non è semplice realizzare che “forse”, questo Cammino citato, raccontato, visto in TV o semplicemente sentito raccontare sia l’unica cura a qualcosa che abbiamo dentro, ma andiamo con ordine.

Questo non vuole essere il classico racconto di un’esperienza vissuta o un decalogo di luoghi dove dormire e mangiare, proprio per questo racconteremo del Cammino di Santiago prima che tutto abbia inizio, quando stai per compiere il primo passo e un brivido sale dalla schiena fino ad arrivare al tuo orecchio e sussurrarti…Buen Camino.

Sognando il Cammino.

Hai deciso, tutto è pronto, manchi solo tu.

Mancano pochi giorni alla partenza e non sai come preparare lo zaino, che poi… più che uno zaino sarà la tua casa, la tua valigia, la tua ancora di salvezza, sarà il tuo compagno più fedele.

Prima di tutto, pensa che ogni singolo oggetto che metti dentro lo zaino dovrai portarlo sulle tue spalle per tutto il viaggio, a meno che tu non applichi il metodo del “pentimento”, meglio conosciuto come “ma cosa ho portato a fare tutta questa roba”.

Sono molti i rifugi (o albergue) che hanno al loro interno della ceste apposta  con vestiti, scarpe, calzini, e quant’altro non è più sostenibile dai pellegrini. Chi vuole alleggerirsi la “casa” lascia in dono a chi ne ha bisogno. Anche questo è il cammino.

Premesso ciò, ecco cosa è opportuno mettere dentro lo zaino per affrontare in serenità il Cammino di Santiago:

  1. Vestiti. 

Meglio se di cotone per un discorso di sudorazione, il massimo che sarebbe opportuno portare sono quattro di ogni indumento, quindi quattro magliette a maniche corte, quattro mutande e quattro calzini.

Quasi tutti i rifugi offrono un servizio di lavanderia che se condiviso con altri pellegrini ha un costo irrisorio, altrimenti, il buon vecchio blocco di sapone di marsiglia e olio di gomito.

Una felpa è fondamentale. La mattina quando si inizia a camminare il clima è bello duro, anche in estate, considerando poi che alcuni tratti sono nel bosco fitto o sulle vette delle montagne, è opportuno coprirsi a dovere, ragion per cui non è sbagliato portare con sé anche una giacca leggera. Ti tornerà utile quando la sera ti ritroverai a condividere una birra assieme ad altri pellegrini.

I pantaloni possono aprire un dibattito sul quale perdere giornate intere. Quelli lunghi coprono di più ma sono scomodi e se fa caldo possono dare fastidio, quelli corti invece sono comodissimi, ma che ci sia pioggia, sole, vento o neve, le vostre gambe saranno esposte alla volontà del Cammino. Esperienza personale, con due paia, uno sportivo corto e uno tecnico da camminata, ho affrontato ogni singolo tratto senza problemi.

  1. Scarpe.

Nodo fondamentale di chiunque voglia affrontare il Cammino, le scarpe devono essere buone. Non costose, belle ed alla moda, semplicemente buone.

Tre sono le cose importanti

La prima senza dubbio è che siano scarpe impermeabili, in caso contrario meglio farlo scalzi, almeno si risparmia il tempo dell’asciugatura all’arrivo.

La seconda è che siano comode con i calzini che porterai con te.

La terza, importante per evitare infortuni o dolori lungo il Cammino, è la leggerezza.

Ho trovato pellegrini con indosso scarpe da ginnastica, scarponi ramponabili da montagna o scarpe da tennis. Questi sono la fortuna delle farmacie lungo il percorso.

Importanti sono anche le ciabatte, sia per la doccia e sia per la sera quando i piedi chiedono pietà dalle scarpe chiuse.

  1. Cura di se stessi.

E’ importante lungo il Cammino imparare a prendersi cura di sé stessi e del proprio corpo. Ogni giorno il tuo corpo ti manderà segnali inequivocabili che stai facendo una pazzia, tienilo a bada prendendoti cura di te.

Un kit di primo soccorso è fondamentale, cerotti, bende, disinfettante, ago e filo per le vesciche, qualche antidolorifico e stop. Niente di più.

Diffida da chi consiglia compare i compeed o altri cerotti apposta per le vesciche. Una volta bucate con ago e filo e lasciate respirare per una notte, sarai apposto e pronto a macinare Km e Km.

Oltre a questo, è opportuno avere con sé anche della vasellina per alleviare le irritazioni da sfregamento, sia sulle gambe, sia sulle spalle a causa dello zaino (e ti garantisco che ce ne saranno).

Il mio cammino è stato salvato anche da due piccoli ma fondamentali compagni di viaggio, di poco conto per molti, ma importanti per prendersi cura di sè.

Una pallina da tennis per i piedi, che aiuta ad alleviare gli affaticamenti e prevenire le infiammazioni e una borraccia rigida in acciaio. Quest’ultima, oltre fornirti acqua lungo il percorso, può essere usata anche come rullo per i polpacci e per i quadricipiti.

Il peso ideale dello zaino per poter affrontare il cammino in serenità è massimo 7Kg.

A parlarne ora sembrano troppo pochi, ma lungo il tuo percorso capirai di cosa hai realmente bisogno e cosa è realmente importante, così che ricorderai con un sorriso quando volevi portarti dietro anche le pentole per una pastasciutta improvvisata o il vestito buono perchè “non si sa mai…”

Ultimo consiglio che potrebbe salvarti la vita ed evitarti lo “snervo” di levare e mettere lo zaino sulle spalle è un marsupio, li potrai tenere la tua credenziale, i tuoi effetti e tutto ciò di cui hai bisogno.

Per il resto, spetta solo a te. Il Cammino provvede sempre, quindi, qualunque sia il tuo problema, il Cammino troverà una soluzione, o meglio, troverà il modo di fornirti una soluzione. 

Lungo il percorso non troverai niente di ciò che vuoi, troverai solo ciò di cui hai bisogno.

Buen Camino…

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